Chi siamo

L’European Interdisciplinary Applied Research Center for Safety — EURSAFE, quale organismo di ricerca, rappresenta un punto di aggregazione delle attività di studio sul tema della prevenzione e della sicurezza negli ambienti di vita, lavoro e svago. L’Associazione promuove, mediante l’applicazione dei metodi scientifici della ricerca, l’esperienza delle “comunità di pratica” che da anni si sono affermate nel mondo come aggregazioni informali composte da “attori” che condividono interessi e problematiche comuni per collaborare, promuovere, discutere e confrontarsi su questioni correlate ai diversi interessi dei componenti. A livello mondiale, sono diverse le aggregazioni nate in modo spontaneo, sorgendo intorno a specifiche tematiche e, al proprio interno, sono stati sviluppati fenomeni di solidarietà organizzativa verso la risoluzione pratica dei problemi. In questi contesti, infatti, i membri condividono scopi, saperi pratici, significati, linguaggi e, in questo modo, generano forme di organizzazione, caratterizzate da tratti peculiari e distintivi, che consentono una facile disseminazione dei risultati ottenuti e un incremento della cultura della sicurezza in ogni contesto.

Il Progetto RESPIFIT ... breathing safely

La scelta di un APVR, parte da una corretta valutazione dei rischi effettuata dal datore di lavoro e deve consentire, una volta verificata la corretta applicazione di tutte le misure generali di tutela previste dall’art. 15 del D.Lgs. 81/08 (tra cui sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è o lo è meno, riduzione del numero degli esposti/ riorganizzazione delle attività, tecniche di protezione collettiva, ecc..), l’individuazione dell’APVR più idoneo in funzione delle caratteristiche del portatore e del contesto di utilizzo. 

A livello azienda, ricordiamo la necessità dell'adozione di un Programma di Protezione delle Vie Respiratorie, nonché l'individuazione del Responsabile del Programma di Protezione delle vie Respiratorie cui è demandata la corretta applicazione di quanto definito a seguito della valutazione dei rischi, tenuto conto delle caratteristiche di protezione e delle indicazioni di uso fornite dai fabbricanti.

Inoltre, perché gli APVR siano idonei allo scopo, bisogna prendere in considerazione fattori quali l’usabilità, il comfort, la leggerezza e l’adattabilità al volto (FIT-Test).

Il Responsabile del Programma di Protezione delle vie Respiratorie e chi esegue il FIT-Test, quindi, devono essere persone competenti sul tema della  protezione delle vie respiratorie, devono conoscere le caratteristiche funzionali e prestazionali degli APVR e, per quanto riguarda chi esegue il FIT-Test, deve aver ricevuto una specifica formazione e un adeguato addestramento all’uso corretto della strumentazione e dell’applicazione delle modalità di effettuazione del FTI-Test secondo la metodica prevista (CNC, CNP, QLFT).

... Gli ambiti del progetto

... QUALI SONO GLI standard applicabili?

Le norme UNI 11719:2018 Guida alla scelta, all’uso e alla manutenzione degli apparecchi di protezione delle vie respiratorie, in applicazione alla UNI EN 529:2006 e ISO 16975-3 Dispositivi di protezione delle vie respiratorie - Selezione, uso e manutenzione, Parte 3: Procedure per le prove di tenuta,  classificano e definiscono le modalità mediante le quali sono eseguite le verifiche di FIT-Test mediante metodi quantitativi (CNC—nuclei di condensazione dell’aerosol ambientale e CNP— pressione negativa controllata) e qualitativi (QLFT).


... chi esegue il FIT-Test?

Considerato che l’esecuzione del FIT-Test, è certamente una fase di particolare importanza nella corretta applicazione del Programma di Protezione delle vie respiratorie previsto nell’ambito della UNI 11719:2018 che prevede la necessità della prova di adattabilità (Appendice A) al portatore del singolo APVR, è evidente l’importanza del ruolo attribuito al Tecnico Esecutore FIT Test. Per questo, egli deve essere persona competente sul tema della protezione delle vie respiratorie, deve conoscere le caratteristiche funzionali e prestazionali degli APVR ed aver ricevuto una specifica formazione e un adeguato addestramento all’uso corretto della strumentazione e dell’applicazione delle modalità di effettuazione del FTI-Test secondo la metodica prevista (CNC, CNP, QLFT). Infatti, la selezione e adozione dell’adeguato APVR, in caso di non corretto indossamento, oltre a indurre un falso senso di protezione nel portatore, lo pone a rischio di esposizione agli agenti chimici da cui l’APVR dovrebbe proteggerlo.

.. cosa proponiamo?

Il progetto RESPIFIT … breathing safely, propone percorsi di formazione sia per coloro che ricoprono il ruolo aziendale di Responsabile del Programma di Protezione delle vie Respiratorie, sia delle figure professionali che intendono effettuare FIT-Test presso le aziende che lo richiedono, secondo uno schema di informazione / formazione e addestramento in linea con le specifiche necessità tecnico / normative. In particolare, attraverso la strutturazione dei percorsi di formazione, appositamente studiati per consentire di apprendere i principi teorici necessari, per il Tecnico Esecutore FIT-Test sarà anche possibile acquisire le abilità pratiche indispensabili per utilizzare in modo corretto la strumentazione, tenuto conto delle diverse tipologie di APVR cui il FIT-Test è applicabile e, pertanto, sarà in grado eseguire al meglio questa importante attività. Inoltre, il percorso di aggiornamento continuo previsto, consentirà il mantenimento - nel tempo - delle capacità operative del Tecnico Esecutore FIT-Test.